• Sardegna Magica

Parco di Pranu Muttedu

Chiamato anche la Stonehenge sarda, Pranu Muttedu (la piana del mirto), è un luogo di grande importanza religiosa legata al culto dei morti: circa 60 menhir, concentrati in circa 200 mila mq su una piana di arenaria, distribuiti secondo una logica astrale: in coppia, in allineamenti e in piccoli gruppi; una necropoli di fine Neolitico e sul Roccione Genna Accas una serie di piccole tombe scavate nella roccia, chiamate le domus de Janas (case delle fate) di età precendente.

MI E’ PIACIUTO PERCHE’: rimani colpita da un’atmosfera magica, silenziosa, impregnata di odori di macchia mediterranea, di colori caldi e intensi come quelli delle querce da sughero e dell’arenaria che ti lasciano senza fiato se hai la fortuna di rimanere fino al tramonto

CONSIGLIATO A: chi ama un’archeologia mistica e “misteriosa” che ti porta in un viaggio verso il nostro passato più primordiale.

DISTANZA: 45 km dal villaggio (50 min di auto)

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L’antica strada romana tra Nora a Bithia

Tra gli itinerari più suggestivi da percorrere in Sardegna, vi è la strada romana che collegava un tempo l’antica città di Nora con il porto di Bithia, in località Chia.
Consiste in uno dei pochi percorsi stradali di età romana, ancora presenti nel territorio sardo, che mantiene un breve tratto di basolato quasi intatto.

Il cammino si snoda alternando tratti costieri a picco sul mare, che lasciano intravedere delle incantevoli calette sottostanti, ma non facilmente accessibili per la pendenza della scarpata. La vegetazione circostante è pressoché costituita da macchia mediterranea, con sporadiche presenze di corbezzoli, eucalipti, lecci e pini.

L’itinerario si conclude con una visita al promontorio della Torre di Chia, dove si erge la torre aragonese del 1600 costruita per la difesa della costa dai pirati.

MI E’ PIACIUTO PERCHE’:  un’atmosfera unica che ti trasporta indietro di secoli

CONSIGLIATO A: amanti della natura e del trekking. Visita fattibile anche per i meno allenati

DISTANZA: 30 km dal villaggio (25 min di auto)

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Le grotte di Su Marmuri

Una gita perfetta in una giornata senza sole, un’esperienza magica che vi permetterà di addentrarvi nelle viscere della terra.

Scavata nel Tacco calcareo di Ulassai, da un fiume sotterraneo che scende fino ad una profondità di 130 mt., per accedervi si devono scendere circa 200 scalini creati sui detriti che coprivano l’ingresso della grotta. Si estende per circa 1 km su un terreno pianeggiante percorso da camminamenti in legno che ci permettono di attraversare sale di rara bellezza, e spettacolari nella loro grandezza (anche 70 m di lunghezza per 30 m di altezza) arricchite da concrezioni calcitiche, stalattiti, stalagmiti, vaschette e colonne di varia forma e grandezza.

Una curiosità: un cliente entusiasta mi ha detto che per chi come lui è un amante de “Il Signore degli Anelli” la grotta gli ricordava molto il luogo cui nascono gli orchi. Provare per credere!!!!!

MI E’ PIACIUTO PERCHE’: È una grotta “viva”, in continua evoluzione, e lo vedi e lo senti attraverso il continuo stillicidio dell’acqua, l’unico suono oltre i tuoi passi che ti accompagna durante la visita.

CONSIGLIATO A: chi vuole ammirare l’arte della natura in ogni suo aspetto.

DISTANZA: 45 km circa dal villaggio (50 min di auto)

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Su Motti

Un vero museo a cielo aperto e una delle attrazioni naturalistiche e archeologiche del Sarcidano, nella parte centro-meridionale della Sardegna, alla scoperta della preistoria isolana.

Nel parco troverai qualche nuraghe monotorre e, soprattutto, una necropoli ipogeica di circa quindici domus de Janas, tombe prenuragiche scavate nelle pareti rocciose de sa Carona Arrubia e in grandi massi di basalto. Attorno alle grandi pietre la memoria popolare ha elaborato fantastici racconti, tra cui la vicenda del gigante malvagio Impolla, simbolo locale. Le leggende sono state tramandate oralmente e avvolgono di aura misteriosa i resti preistorici.

MI E’ PIACIUTO PERCHE’:  un’atmosfera unica che ti trasporta indietro di secoli

CONSIGLIATO A: amanti della natura e del trekking. Visita fattibile anche per i meno allenati

DISTANZA: 30 km dal villaggio (25 min di auto)

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Il pozzo sacro

Il pozzo sacro di Santa Cristina, nel comune di Paulilatino, è uno degli esempi più belli dell’Isola.
Edificato in basalto locale, il tempio a pozzo consta di un vano scala a sezione tronco trapezioidale dai paramenti murari aggettanti, una cella ipogeica voltata ad ogiva, realizzata con anelli concentrici sovrapposti nella tipica tecnica isodoma ed un vestibolo, abbracciate da un themenos che delimita l’area sacra.

MI E’ PIACIUTO PERCHE’:  un’atmosfera unica che ti trasporta indietro di secoli

CONSIGLIATO A: amanti della natura e del trekking. Visita fattibile anche per i meno allenati

DISTANZA: 30 km dal villaggio (25 min di auto)

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Area Archeologica “Su Nuraxi”

Visitare Barumini e il suo territorio significa andare alla scoperta di un mondo ricco di storia e tradizione.
La più importante fra le testimonianze di questo glorioso passato è senza dubbio l’area archeologica Su Nuraxi. Scoperta e portata alla luce nel corso degli anni ‘50, durante gli scavi condotti dal grande archeologo Giovanni Lilliu, l’area è costituita da un imponente nuraghe complesso, costruito in diverse fasi a partire dal XV secolo a.C., e da un esteso villaggio di capanne sviluppatosi tutto intorno nel corso dei secoli successivi. Un luogo unico nel suo genere e per questo, ormai dal 1997, riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

MI E’ PIACIUTO PERCHE’: È una grotta “viva”, in continua evoluzione, e lo vedi e lo senti attraverso il continuo stillicidio dell’acqua, l’unico suono oltre i tuoi passi che ti accompagna durante la visita.

CONSIGLIATO A: chi vuole ammirare l’arte della natura in ogni suo aspetto.

DISTANZA: 45 km circa dal villaggio (50 min di auto)

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NURAGHE ARRUBIU

Il nuraghe Arrubiu (nuraghe rosso in sardo) è un complesso nuragico situato nel territorio del comune di Orroli nella provincia del Sud Sardegna. Deve il suo nome alla caratteristica colorazione rossa dovuta ai licheni che lo ricoprono e risulta essere il più grande e complesso nuraghe della Sardegna e tra i maggiori monumenti protostorici di tutto l’occidente europeo.

Il nuraghe Arrubiu si è meritato negli anni l’appellativo di “Gigante Rosso” in quanto la sua struttura supera di gran lunga in evidenza monumentale tutti i nuraghi scientificamente indagati fino ad oggi e perché le varie sfumature del rosso dei licheni colorano le superfici dei suoi muri.

MI E’ PIACIUTO PERCHE’: È una grotta “viva”, in continua evoluzione, e lo vedi e lo senti attraverso il continuo stillicidio dell’acqua, l’unico suono oltre i tuoi passi che ti accompagna durante la visita.

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